Occhio di pernice
HELOMA MOLLE

occhio di pernice piede

L’Occhio di Pernice, più correttamente definito Heloma Molle, è un’ipercheratosi dalla forma circolare, di consistenza molle e di colore giallo-biancastro, che si forma tra le dita dei piedi, più comunemente tra il quarto e il quinto dito.

L’occhio di pernice si forma a causa di un conflitto tra le due dita: la compressione e le frizioni, determinano una sollecitazione meccanica eccessiva, che porterà ad un progressivo ispessimento della cute volto a prevenire la formazione di lesioni ulcerative. 

E’ un disturbo doloroso e particolarmente frequente, specie tra le persone che usano calzature con puntali stretti o che presentano deformità a livello delle dita del piede (es. alluce valgo, dito a martello o quinto dito varo).

Il trattamento podologico è efficace e risolutivo. La callosità verrà rimossa in maniera indolore mediante l’uso di lame sterili e successivamente verrà confezionata un’ortesi in silicone che funge da separatore, al fine di ridurre i conflitti tra le due dita. In sintesi:

Alcuni semplici consigli per gestire al meglio i dolore e il disagio causato da un’occhio di pernice:

  • Utilizza calzature con puntali larghi o che comunque riducano al minimo le compressioni laterali delle dita
  • Separa le due dita con del cotone idrofilo o con alcuni strati di garza
  • Se il dito è arrossato, un unguento a base di Arnica può lenire il dolore
  • Non usare pomate antibiotiche ad uso topico. 
  • Non usare callifughi o altri cheratolitici
  • Rivolgiti quanto prima al tuo podologo di fiducia!

L’occhio di pernice (in generale, le callosità) è un ispessimento della cute causato da un aumento anomalo di forze (pressione e frizioni). La Verruca è una escrescenza cheratosica della pelle causata da un Virus (PapillomaVirus – HPV). In entrambi i casi è visibile un’ispessimento della cute ma la causa è completamente differente. 

In linea generale possiamo affermare che:

  • Le Verruche si manifestano più frequentemente nei giovani; fanno male quando vengono “pizzicate” e si possono manifestare su tutto il piede. Il segno tipico è l’assenza di dermatoglifi
  • Le callosità sono più frequenti negli adulti e negli anziani, si manifestano nelle zone cutanee sottoposte normalmente al carico. Il dolore viene evocato da una forza diretta e non fanno male se pizzicate. Diversamente dalla verruca, sono visibili i dermatoglifi.

No! L’occhio di pernice non ha radice ma è un ispessimento della pelle (ipercheratosi), che nulla ha a che fare un’idea di radice.  Il concetto di radice del callo è una delle leggende metropolitane più difficili da scalfire in ambito podologico, facciamo pertanto chiarezza:

  • L’ipercheratosi (o callo, o occhio di pernice) si forma come risposta fisiologica ad una sollecitazione meccanica eccessiva. In parole povere, se carico troppo “peso” in un punto del piede, si forma un callo. Se la scarpa è stretta e “sfrega” sulle dita, si forma un callo. Questo callo quindi non è altro che una stratificazione cornea che prova a difendere la pelle da quelle forze anomale eccessive.
  • Il “puntino” visibile al centro del callo è dato dalla stratificazione dei tessuti cornei o talvolta da qualche piccolo coagulo di sangue. E’ una zona “nucleata”, più profonda ma non è una radice.
  • Quella zona nucleata va rimossa perché fa male (in quanto stimola le terminazioni dolorifiche), non perché “fa crescere” il callo
  • Valutare le cause e prevenire le conseguenze è sicuramente la strada corretta che porterà a risolvere il problema*.

 

*Ahmad M. Al Aboud; Siva Naga S. Yarrarapu. 2020 – Corns – StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2020 Jan

Si. Un callo è un ispessimento della pelle che si forma come difesa da pressioni o forze eccessive sulla cute. 

Per questa ragione, se non si vanno ad indagare e correggere le cause che lo hanno provocato, con buona probabilità, il callo si riformerà.

I separadita, o più propriamente detti Ortesi Digitali in Silicone, sono la soluzione più efficace, sicura e meglio tollerata per prevenire la continua comparsa del disturbo.

Esistono dei separatori di serie, facilmente reperibili in commercio che, nei casi dove non sono presenti deviazioni o deformità delle dita, possono dare buoni risultati. Quando invece il problema è causato anche da deviazioni scheletriche delle dita, l’ortesi digitale su misura rappresenta la migliore soluzione.

L’ortesi digitale in silicone è dispositivo realizzato su misura che ha lo scopo di:

  • separare le due  dita che vanno in conflitto, aumentando le superfici di contatto e riducendo conseguentemente i picchi di pressione che provocano il problema
  • contenere le sovrapposizioni parziali o totali tra le dita, evitando il perpetuarsi del meccanismo lesionale.
  • scaricare in maniera mirata il punto in cui viene a formarsi l’occhio di pernice (nella foto è visibile una sorta di incavo che garantisce una riduzione di forze mirata nel punto esatto in cui si manifesta  la callosità)

 

separadita occhio di pernice

 

 

No. La rimozione chirurgica di un’ipercheratosi non ha alcun razionale ed fortemente sconsigliata.

Dobbiamo sempre tener presente che un callo è un’ispessimento dello strato corneo dell’epidermide causato da sollecitazioni (di natura per di più meccanica), e che si forma per evitare una lesione della cute.

La rimozione chirurgica causerebbe una lesione ex novo della pelle con altissimo rischio di vedere poi esiti cicatriziali di difficile gestione.

I callifughi (in cerotti o in soluzioni) sono presidi che spesso vengono consigliati per togliere le callosità. Trattasi di prodotti cheratolitici (spesso a base di acido salicilico) che hanno l’obiettivo di eliminare la cheratina in ecesso.

L’esperienza podologica quotidiana ci suggerisce tuttavia di sconsigliare l’utilizzo di questi prodotti poiché l‘umidità presente nel piede (specie tra le dita) può veicolare l’acido portandolo ad agire sulla cute sana attorno alla callosità provocando a sua volta irritazioni, aumento del dolore e lesioni. L’acido salicilico inoltre può favorire fenomeni macerativi della cute con conseguenti infezioni secondarie.

Nell’immagine sotto è possibile osservare una lesione provocata dall’utilizzo di un callifugo su una comune callosità interdigitale (occhio di pernice). Questo tipo di lesioni, nei soggetti a rischio, come i diabetici o sulle persone con importanti vasculopatie arteriose, possono portare ad ulcere e nei casi più gravi, ad amputazioni.


occhio di pernice callifugo

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